Seguirono 40 giorni durante i quali la fanciulla restò silente, quasi fosse stata risucchiata dal suo ricettacolo in un piccolo accattivante caos a misura di cassetto, dove attardarsi ad ascoltare le storie di vita di un tappo di sughero frettolosamente assottigliato da una lama seghettata di coltello da cucina. Non un post e giusto qualche commento qua e là, che poteva far ragionevolmente pensare a fugaci sortite dal suo nascondiglio… Niente di tutto ciò. Quale persona informata dei fatti posso dirvi che la sua vita ha conosciuto importanti e radicali mutamenti ritmici, tanto che a fine giornata è spesso esausta e preda di capogiri che dispettosamente confondono in un unico turbine il già fatto e il da farsi. Peraltro, complici le sue ormai ben note origini extraterrestri, ella sta vivendo un periodo di non buona salute a causa del clima rigido che ha caratterizzato quest’ultimo mese (“ma del resto, è il tempo suo”, dicono tutti dentro e fuori dal ricettacolo subito dopo essersi lamentati del freddo). Ella dunque si dispiace della sua lunga assenza da questi luoghi, nei quali tenta di tanto in tanto fulmineamente di intrufolarsi, altrettanto fulmineamente rinunciando, causa cedimento degli occhi. Salutandovi tutti con estremo piacere e distribuendo baci, sorrisi, abbracci e giravolte, ella mi chiede di comunicarvi il suo stato di traboccante felicità spirituale, del quale vi farà partecipi non appena le acrobatiche circostanze della sua vita lo permetteranno.
Seguirono 40 giorni…
15 domenica Gen 2006
Posted Senza categoria
in